Come dimettersi e ottenere disoccupazione?

Se il lavoratore dichiara di essersi dimesso per giusta causa, deve allegare alla domanda di disoccupazione una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà nella quale dichiara la sua volontà di “difendersi in giudizio” nei confronti dell’ex datore di lavoro (occorre allegare diffide, citazioni, sentenze, etc.)

Quanti giorni servono per la Naspi?

requisito contributivo: tredici settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione; requisito lavorativo: trenta giorni di lavoro effettivo nei dodici mesi precedenti l’inizio della disoccupazione.

Cosa perdi se ti licenzi?

Cosa spetta al lavoratore nel caso di dimissioni pure e semplici. In primis deve versare tutti gli stipendi che fino a quel momento il lavoratore ha maturato e non riscosso. Inoltre nel caso in cui il lavoratore va via in corso di mese, ha diritto alla parte del mese lavorato (5, 10, 15, 20 gg a seconda del caso).

Cosa succede se un dipendente si licenzia?

Se il lavoratore non rispetta, in tutto o in parte, il preavviso di dimissioni, il datore di lavoro potrà trattenere dalle sue spettanze finali un importo pari alla retribuzione percepita durante il preavviso non rispettato (cosiddetta indennità sostitutiva del preavviso).

Quanto si prende di disoccupazione dopo 6 mesi di lavoro?

Se ha lavorato per 6 mesi, avrà diritto a 3 mesi di Naspi, se ha lavorato per 1 anno, a 6 mesi d’indennità, e così via, sino a un massimo di 24 mesi di Naspi.

Come si calcola la naspi esempio?

Per il calcolo della NASpI bisogna prendere a riferimento l’imponibile previdenziale degli ultimi 4 anni, rapportarlo per il numero di settimane di contribuzione e moltiplicarlo per il numero 4,33. Quindi avremo: – (91.500/208*4,33) = 1.904,78 euro (retribuzione mensile di riferimento).

Chi dà le dimissioni ha diritto alla liquidazione?

Quindi, il dipendente che si dimette piuttosto che essere licenziato, ha diritto ad ottenere immediatamente il trattamento di fine rapporto che ha maturato durante l’esecuzione del contratto di lavoro. Si tratta, più o meno, di una somma corrispondente a una mensilità per ogni anno lavorato.